Jamie, lo chef inglese che ha fatto fortuna con la buona cucina italiana

di Maria Mattina

Tra i tanti ristoranti che si possono trovare a Londra sicuramente quelli italiani sono quelli che ottengono maggior successo. Tra questi, Jamie’s Italian, con i suoi 29 locali sparsi un po’ in tutto il mondo (uno a Sidney e uno a Dubai), offre una cucina italiana fatta con ottimi ingredienti provenienti direttamente dal nostro paese, oltre che dall’Inghilterra. L’ultimo nato è ospitato all’interno dell’Hilton at Tower Bridge, a pochi metri dal famoso ponte levatoio di Londra.

Jamie Oliver, il fondatore di questa catena, è nato il  27 maggio 1975 a Clavering, nell’Essex, in Inghilterra, è un  cuoco, conduttore televisivo e scrittore di libri di cucina inglese.

Ha inizialmente lavorato nel ristorante di Antonio Carluccio dove ha imparato ad apprezzare la cucina italiana. Nel 1999 è stato notato dalla BBC che gli ha affidato un programma risultato di grande successo The Naked Chef a cui è seguito un libro di cucina, bestseller nel Regno Unito. Lo stesso anno ha cucinato per l’allora primo ministro inglese Tony Blair al  10 di Downing Street.

Ha sconvolto il modo di fare cucina in televisione.

Nel 2005 è andato in onda “Jamie’s Great Italian Escape” un programma in sei puntate sulla cucina italiana trasmesso nel 2011 anche in Italia.

Jamie va per istituti scolastici e fa in modo che nelle mense inglesi e americane si eliminino i cibi non sani (“junk food = junk kids”). Grazie a lui molte scuole miglioreranno le loro mense.

“Da quando ero un adolescente sono stato completamente infatuato dall’amore, la passione e la verve per il cibo, la famiglia e la vita stessa che quasi tutti gli italiani hanno, non importa da dove vengono o se siano ricchi o poveri. Ed è quello che mi appassiona – buon cibo per tutti, non importa che cosa … Ma la cosa che amo di più degli italiani è che in qualche modo hanno saputo mantenere il senso della tradizione “.

Amico e mentore di Jamie, Gennaro Contaldo, ha contribuito a dare autenticità ai piatti, nei quali il passato si combina con idee innovative e un tocco di Jamie, riuscendo a combinare fantastici piatti rustici realizzati con ricette collaudate.

 

“La nostra cultura gastronomica si basa sulla conoscenza e sin dall’ apertura del nostro primo ristorante a Oxford nel 2008, questa ha ispirato l’espansione di Jamie’s italian a livello nazionale nel Regno Unito e anche a livello internazionale. I nostri menu sono in continua evoluzione con la creatività, semplicità, grande qualità e genuina passione che sono al centro di tutto ciò che facciamo”.

Nonostante il successo, Jamie ha mantenuto il suo fare scanzonato e divertente. Al ristorante dell’Hilton ancora ricordano che all’inaugurazione si mise a giocare con la porta girevole facendola girare a tutta velocità, impedendo agli ospiti di entrare e lasciando stralunati i camerieri all’interno.

Nel ristorante si possono anche acquistare i prodotti italiani tipici che lui importa, dalla pasta al riso, dai pelati alle olive. Nota divertente sono i tovaglioli che usano ai tavoli: degli strofinacci in formato più piccolo, in bianco con la fascia blu con su scritto il nome del ristorante, Jamie’s Italian.