Mostra collettiva “Sentinelle” a Villino Favaloro

Villino Favaloro - Torretta Villino Favaloro - Torretta
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Si inaugura sabato 19 dicembre 2015 alle 18.00 a Palermo, presso Villino Favaloro a Piazza Virgilio, la mostra collettiva: “Sentinelle” Nuova scuola siciliana.

La mostra promossa da Associazione Culturale BobeZ e dalla Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo, ideata dal dott. Giuseppe Carli e da Monica Schiera gallerista, col contributo della Presidenza della Regione Siciliana, resterà aperta al pubblico dal 19 dicembre 2015 fino al 15 gennaio 2016 con i seguenti orari:

dal martedì al sabato dalle 16.00 alle 20.00

domenica e festivi dalle 10.00 alle 13.00 (esclusi i giorni di Natale e Capodanno)

La scelta di Villino Favaloro come sede per la mostra non è un caso – dichiara il soprintendente Maria Elena Volpes -. Desideravo raggiungere due obiettivi, uno era quello di restituire dignità al monumento nelle more dell’allestimento del Museo della fotografia intitolato ad “Enzo Sellerio” ed il secondo era quello di riunire tanta cultura artistica giovanile siciliana in un ” luogo simbolo” e Villino Favaloro lo è: villino Liberty emblema di un periodo storico, la “Belle Epoque”, che ha fatto di Palermo una grande città Europea.Villino Favaloro - Particolare della decorazione IMG_2606

La mostra “Sentinelle” Nuova scuola siciliana è una collettiva che partendo dal grande successo personale sia in ambito locale, che nazionale, ma anche europeo decide di fare incontrare tutti e tutti insieme a Palermo. Gli artisti selezionati come sentinelle scelgono il ritorno all’arte pura fatta di tecniche antiche, ricettari, schizzi e bozzetti, perchè vogliono dare voce a quel bisogno bruciante di verità, condizione essenziale per diventare pienamente liberi e veramente soddisfatti, affinchè anche altri uomini possano cominciare a risvegliare il loro sentimento e ad avere nostalgia del bello artistico. Siamo di fronte ad un mutamento, ad una rivoluzione del figurativo, ad un progetto che potrebbe sembrare fuori misura, ma sono pienamente convinta che non lo è.

Con questa collettiva si vuole affermare, che a Palermo è presente una nuova scuola di artisti meritevoli di essere annoverati nella pittura moderna europea, che possa essere riferimento non solo per questa terra ma anche per altri luoghi. Sicani, Siculi, Elimi, Fenici, Greci, Romani, Barbari, Arabi, Normanni, Angioini, Spagnoli, Aragonesi, Francesi hanno vissuto in Sicilia lasciando testimonianze di inestimabile valore sia storico-artistico che naturalistico, religioso, linguistico, letterario, antropologico, medico, ingegneristico, ma anche fatto di arti e mestieri, di uomini di grande ingegno e di bellezza. Quella bellezza e quei valori che fanno di Palermo, secondo me che ne sono il Soprintendente ai Beni Culturali, la più bella città del mondo.

Oggi come allora, la Sicilia,continua ad essere punto di riferimento per tutte le civiltà. Opere e artisti faranno di Villino Favaloro non solo un monumento “bello da visitare” per le sue caratteristiche intrinseche, ma, come amo definire e leggere i monumenti, un luogo del vissuto, quindi luogo vivo, non un “monumento muto”, ma un monumento che racconta se stesso e che è anche forte attrattore di cultura.

La Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo, ha fra i suoi obiettivi fondamentali quello della tutela, conservazione, fruizione e anche quello della valorizzazione. Abbiamo quindi deciso con convinzione di promuovere la Mostra poichè riteniamo che promuovere arte, cultura, incontri, confronto, rientri pienamente nei compiti istituzionali di questa Soprintendenza.

Ringrazio il dott. Giuseppe Carli organizzatore della mostra- continua la Volpes– e Monica Schiera gallerista della Associazione culturale BobeZ per la preziosa e qualificata collaborazione. Un particolare ringraziamento và alla Presidenza della Regione Siciliana che con il proprio contributo ha reso possibile la realizzazione della Mostra.

Palermo è stata nel corso dei secoli una capitale, ma anche una grande sorgente di idee e di progettualità, un laboratorio del fare che si serve degli elementi del passato e delle energie del presente. Noi siamo questo presente e sostenere e aiutare i nostri giovani è nostro dovere.”

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