Palermo ricorda Giovanni Meli a 200 anni dalla morte

Giovanni Meli
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PoesiaScienzaLuoghiTradizione. Duecento anni dopo la morte di Giovanni Meli la città di Palermo, e non solo, si mobilita per ricordarlo.

Dopo un’anticipazione, nel mese di settembre, con l’apertura e la presentazione dell’evento a Villa Niscemi e la proiezione di un docufilm incentrato sulla poliedrica figura dell’intellettuale palermitano, venerdì 4 dicembre si darà il via al ciclo di eventi che vedrà “protagonisti” diversi enti ma anche luoghi della città. La chiusura sarà lunedì 7 dicembre.

Si tratta di un Congresso Internazionale, promosso dal Centro di studi filologici e linguistici siciliani, d’intesa con l’Assessorato regionale dei Beni Culturali. Ma vede anche la collaborazione del Comune e l’Università di Palermo, di Nuova Ipsa Editore e dei Comuni di Terrasini e Cinisi.

Il progetto nasce per celebrare il bicentenario della morte di Giovanni Meli (1740-1815), figura ricca e complessa del Settecento siciliano. Uno dei più grandi poeti dialettali, incarnò la coscienza inquieta e contraddittoria di una Sicilia dominata da un’aristocrazia potente e arrogante, chiusa ad ogni innovazione, che ne ritardò di molti decenni ogni presa di coscienza ed insieme ogni sviluppo sociale e culturale.

Giovanni Meli merita il grande Convegno che gli stiamo dedicando. – afferma Giovanni Ruffinopresidente del Centro di studi filologici e linguistici siciliani – Sarà un’occasione speciale, perché abbiamo voluto considerare non soltanto il poeta, ma anche l’uomo di scienza e il pensatore. Inoltre, proprio nei luoghi giovanili del Meli – Cinisi e Terrasini – abbiamo voluto coinvolgere la scuola. Gli adolescenti si sono avvicinati al Meli, hanno cercato di coglierne i contesti culturali e ambientali, offrendo una lettura di alcuni suoi testi in una delle sedute del Convegno, quella pomeridiana di domenica 6 che si terrà a Cinisi: una riscoperta che, speriamo, lasci qualche traccia“.

Sono grato a tutti coloro che hanno pensato e realizzato questo interessante percorso di studi e di memoria. – ci tiene a sottolineare il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – Meli è stato intellettuale poliedrico, che ha unito arte e scienza, tradizione e innovazione. Farne conoscere ed apprezzare l’opera è strumento perché tutti, soprattutto i giovani, possano apprezzarne il valore e cogliere l’importanza, approfondendo le profonde radici siciliane della cultura italiana.

Splendide location, da palazzo Steri al Teatro Massimo, da Palazzo d’Aumale diTerrasini all’Archivio comunale di Palermo, ospiteranno dibattiti tra relatori internazionali, istituzioni, studiosi, artisti. Così come mostre, performances ed in particolare una composizione vocale su testi di Giovanni Meli.

Una riflessione sull’importanza della celebrazione del bicentenario della morte dell’Abate Meli: troppe volte la nostra terra dimentica i suoi figli più illustri consegnandoli all’oblio delle nuove generazioni perdendo così il rapporto storico dello sviluppo culturale della nostra terra elemento essenziale per la crescita dei popoli. Mi piacerebbe che questa celebrazione possa essere, non una memoria della cultura ma un importante inizio di un processo di cultura della memoria. Le istituzioni devono responsabilmente farsi carico di questo processo di recupero culturale della memoria, attraverso un concreto sostegno a tutte le iniziative volte in questa direzione”, è quanto dichiara Fausto Torta, presidente della V Commissione del Comune di Palermo.

Plaudo all’iniziativa promossa dal Centro di studi filologici e linguistici siciliani, che ha voluto organizzare questo evento in occasione del Bicentenario della morte del grande poeta palermitano Giovanni Meli che ha dato lustro alla cultura della nostra terra“, commenta ilRettore dell’Ateneo palermitano, Fabrizio Micari, che sarà presente all’apertura dei lavori.

Il Congresso si è aperto oggi nella sala Magna di Palazzo Steri alle ore 15.30 e proseguirà sabato a Palazzo delle Aquile (Sala delle Lapidi) per l’intera giornata. In occasione della seduta inaugurale sarà possibile effettuare la timbratura dell’annullo postale sulla speciale cartolina offerta dall’Associazione di Storia Postale Siciliana in occasione delle celebrazioni.Nella giornata di domenica 6 i congressisti si trasferiranno a Terrasini e a Cinisi, dove il Melitrascorse alcuni anni giovanili, esercitando la professione di medico. Il Congresso si concluderà lunedì 7 nella sala Almeyda dell’Archivio Comunale, in via Maqueda.

Le trenta relazioni in programma, presentate dai maggiori specialisti italiani e di università europee e americane, riguarderanno non soltanto l’opera poetica, ma anche il Meli uomo di scienza e pensatore.

Nella giornata di TerrasiniCinisi si visiteranno i “luoghi” di Giovanni Meli, rappresentati anche in una mostra di immagini fotografiche di Paolo Chirco e del documentario realizzato per il bicentenario, dal titolo “Verso Meli, il galante conversatore”.

Di particolare interesse il concerto che si terrà sabato, 5 dicembre, alle ore 19.30 nella sala ONU del Teatro Massimo. Il concerto, dal titolo “Li soni e canti armuniusi e grati”, ripropone testi meliani per voce e pianoforte.

Significativo è anche il coinvolgimento del mondo della scuola. Alunni del Liceo “Giovanni Meli” di Palermo e della Scuola Media di Terrasini e Cinisi, leggeranno testi del grande poeta dialettale. Una lettura di testi sarà proposta anche dall’Associazione culturale “Così, per … passione !” di Terrasini.

 

 

 

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