Nasce ARCA: il Catarratto Autentico si presenta al mondo

I vini in degustazione alla presentazione di Arca
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Si è tenuta presso la Bioserra del Vivaio Regionale “Federico Paulsen” la conferenza stampa ufficiale di presentazione di ARCA – Associazione Regionale del Catarratto Autentico. Un momento corale, partecipato e profondamente simbolico, che ha visto convergere istituzioni, stampa specializzata, mondo accademico, ristorazione e viticoltura d’eccellenza attorno a un progetto destinato a ridefinire lo scenario del vino bianco siciliano.
ARCA nasce dall’unione di sei aziende familiari – Bagliesi, Caruso & Minini, Castellucci Miano, Di Bella, Feudo Disisa e Tenute Lombardo – con un obiettivo preciso: restituire centralità e dignità al Catarratto, vitigno storico e resiliente, attraverso un patto produttivo, culturale e territoriale. Un’alleanza fondata su valori comuni: autenticità, sostenibilità, riconoscibilità, intergenerazionalità.
Il momento clou della giornata è stata la masterclass condotta da Pietro Russo, Master of Wine siciliano, che ha guidato una degustazione tecnica dei sei Catarratto rappresentativi delle aziende aderenti. Un percorso enologico che ha dimostrato la straordinaria versatilità del vitigno: vini fermi, spumanti, riserve, orange wine. Ogni etichetta ha raccontato un territorio, una storia, un’identità.
Russo ha sottolineato l’importanza della coerenza stilistica e della visione plurale: “Il Catarratto ha tutte le carte in regola per essere un vino europeo contemporaneo, con anima mediterranea”.
A testimonianza della crescente rilevanza del progetto anche a livello nazionale e internazionale, nel corso dell’evento è stato ricordato il contributo di voci autorevoli come Andrea Amadei, giornalista enogastronomico e conduttore di Decanter Radio2, e Danielle Callegari, editorialista di Wine Enthusiast e docente di cultura italiana negli Stati Uniti, che hanno degustato e raccontato i vini ARCA in prestigiosi contesti mediatici, esaltandone il profilo identitario e la potenza espressiva.
Tra gli interventi istituzionali, significativa è stata la presenza della Regione Siciliana – rappresentata da Francesco Lena dell’Assessorato Agricoltura – che ha espresso interesse per il modello virtuoso di filiera promosso da ARCA, definendolo “un esempio concreto di innovazione fondata sulla tradizione”.
Altresì importante è stata la partecipazione del Commissario Straordinario dell’IRVO, Avv. Giusy Mistretta, che ha manifestato pieno apprezzamento per l’approccio tecnico-scientifico dell’iniziativa, riconoscendo l’importanza strategica di un’identità varietale solida e riconoscibile nel panorama enologico regionale.
Tra le voci autorevoli del settore non è mancato Tonino Guzzo, tra i più stimati enologi siciliani, che ha offerto una riflessione densa e appassionata: “Il Catarratto è una lavagna su cui ogni territorio può scrivere la propria lezione. La sua capacità di adattarsi ai suoli, ai venti, alle altitudini, lo rende uno dei vitigni più duttili al mondo. Ma questa duttilità va letta con rispetto e sensibilità. ARCA è un cambio di passo: non più vino generico, ma vino di paesaggio.”
Ha preso parte al dialogo anche la chef e imprenditrice Gloria Randazzo, che ha posto l’accento sul ruolo del Catarratto in una cucina territoriale consapevole: “È un vino che racconta. In ogni sorso si sente il legame con le stagioni, con il lavoro umano, con la terra”.
Durante l’incontro è stato inoltre presentato ufficialmente “Il Decalogo di ARCA”, un manifesto deontologico in dieci punti che sancisce i principi fondativi dell’associazione: dalla valorizzazione della biodiversità del vitigno alla viticoltura di collina e prossimità, dalla sostenibilità integrale alla pluralità stilistica, fino alla responsabilità collettiva verso il futuro dell’enologia siciliana.
Un atto di chiarezza, trasparenza e coraggio, rivolto ai consumatori, ai produttori e alle istituzioni. Un documento che intende offrire una guida autorevole per chi vuole coltivare, vinificare e raccontare il Catarratto secondo principi condivisi e non negoziabili.
A conclusione della mattinata, il Presidente di ARCA, Sebastiano Di Bella, ha affidato alla stampa e ai presenti una dichiarazione d’intenti chiara e profonda:
“ARCA non è soltanto un progetto produttivo: è un atto di responsabilità generazionale. Significa rimettere la terra al centro, creare valore condiviso, educare al tempo lungo. È un nuovo modello di comunità agricola che guarda avanti senza dimenticare da dove viene. Il Catarratto è la nostra verità. Questo è il nostro patto con il futuro.”
ARCA è un laboratorio di futuro.
Un progetto che unisce innovazione e memoria, tecnica e umanità, artigianato e visione.
Un’alleanza che prende forza dai territori, dalla collina viva, dalla voce del vento, dai suoli minerali.
Un’idea di vino come linguaggio, come identità condivisa, come bene comune.
Oggi, il Catarratto Autentico non è più soltanto un vitigno: è una narrazione collettiva,
un orizzonte agricolo ed etico, una possibilità concreta per la Sicilia di farsi riconoscere nel mondo attraverso la propria verità.
Per ARCA il vino è una promessa mantenuta. Ed è solo l’inizio.

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