Ricomincia da “Zero” lo chef Giuseppe Russo

Tortellino di macco di fave e gamberi
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di Maria Mattina

Stupisce sempre trovare giovanissimi chef che hanno alle spalle già molta esperienza e – dopo aver lavorato con nomi di altissimo livello, della statura di Heinz Beck, 3 stelle Michelin, nel suo ristorante presso il Waldorf Astoria Dubai Palm Jumeirah – decidono di mollare tutto e tornare nella propria terra d’origine, la Sicilia. Parliamo di Giuseppe Russo, classe 1993, e del suo locale intitolato “Zero”, inaugurato da tre mesi.

Ingresso

“Sono originario di Montelepre – racconta lo chef – e solo 3 anni fa sono venuto per la prima volta a Castellammare del Golfo (anche se i due paesi distano circa 35 km) e me ne sono innamorato. Ho lasciato un futuro già avviato e comodo a Dubai con uno dei più grandi chef ed ho deciso di investire tutto su un locale con vista sul porto turistico.”

Dopo aver provato la sua cucina, non possiamo che ringraziarlo per la sua scelta. 

Interno

Conseguito il diploma presso l’Istituto Alberghiero di Carini, Russo si è recato nel territorio romagnolo in cerca di nuove esperienze e proprio qui ha intrapreso un iter di crescita che in breve tempo gli ha fatto conseguire dei risultati eccellenti nel campo della ristorazione. Trasferitosi a Courmayeur per quasi un anno, ha collaborato con la chef Maura Gosio premiata con 1 stella Michelin, esperienza formativa che rappresenta una tappa fondamentale nella sua carriera.

Esterno

Successivamente si sposta a Porto Cervo, Porto Rotondo e Livigno, periodo durante il quale lavora  in Hotel 5 stelle. 

Il suo impellente desiderio di crescita lo spinge a conseguire un master con Heinz Beck, chef del ristorante La Pergola. Tutto ciò gli permette di conoscere e collaborare anche con diversi altri chef stellati come Marco Martini (1 stella Michelin), Rosanna Marziale (1 stella Michelin), Iside De Cesare (1 stella Michelin), Franco Pepe e Giuseppe Amato considerato il Migliore Pasticcere al Mondo 2021.

Lo chef Giuseppe Russo

Con Heinz Beck si trasferisce infine per un anno a Dubai per poi decidere di ricominciare da “Zero” a Castellammare.

Il giovane cuoco ha le idee chiare: partire dalle ricette del passato (e per averle si rivolge alla mamma, che gli dà una mano, ed alla nonna). “Non voglio perdere di vista la tradizione locale e voglio imparare da chi della tradizione è custode. Ma, dopo aver ben studiato le ricette del passato, le elaboro e le rendo attuali, utilizzando tecniche nuove con ingredienti locali, sempre freschissimi e di alta qualità. La mia vuole essere una cucina innovativa pur restando fedele alla tradizione.”

Amuse bouche. Polpo e spuma di patate
Amuse bouche. Chips con maionese di polpo
Amuse bouche. L’illusione dell’uovo
Intrigante d’astice

Lo chef ha anche le idee molto chiare su come ampliare l’offerta nel suo locale (una ex tonnara ristrutturata sapientemente, dalle linee molto minimaliste e pulite): “Voglio creare un angolo bar con una grande offerta di distillati da abbinare a sigari e cioccolato, da poter degustare in tutta tranquillità anche grazie agli ampi spazi interni e esterni che possiede il locale.” Inoltre una bella terrazza al primo piano sarà la location giusta per una cena romantica estiva con vista sul porto turistico, mentre a bordo piscina si potranno gustare piacevoli aperitivi.

Tagliolini con tartufo dei Nebrodi e gambero rosso
Filetto di maialino glassato al cotto di carrube, pere cotte al vino rosso De Bartoli e aria di rapa rossa

E’ una nuova opportunità per Castellammare del Golfo, già ricca di locali di buona qualità, ma che ora offre una alta esperienza culinaria per i palati più raffinati e per chi ha voglia di fare un tuffo nei ricordi del passato con lo sguardo ampiamente proiettato nel futuro della ristorazione siciliana.

Il cannolo
Pasta all’antica
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