Al Vinitaly la “riscossa” delle Doc siciliane

Share

di Antonio Sunseri

È ufficialmente cominciato il countdown per la 55esima edizione del Vinitaly, in programma dal 2 al 5 aprile a Veronafiere. Ad animare la quattro giorni, un calendario ricco di incontri che interesseranno circa 4400 aziende – in rappresentanza del Made in Italy ma anche del resto del Mondo – con oltre 1000 buyer e 70 degustazioni, alcune delle quali affronteranno gli ultimi trend in ambito enologico, per un bere sempre più innovativo e variegato. Molta attesa, in tal senso, per il Walk around Tasting del Gambero Rosso, in programma domenica 2 aprile, e l’Orange Wine Tasting, la sezione riservata alle piccole produzioni di nicchia, ma di altissima qualità, che uniscono il mondo della tradizione alle moderne tecnologie: una formula vincente che sta prendendo il sopravvento nel mercato vitivinicolo globale. L’appuntamento è previsto per lunedì 3 aprile e vedrà la partecipazione di aziende top provenienti da 10 Paesi diversi. Poi, ancora, Vinitaly Tasting – The DoctorWine Selection, a cura di Daniele Cernilli (di scena il 2 e il 3 aprile), evento destinato ai buyer e agli operatori Ho.re.ca. e i focus di Young to Young. Tre sessioni di degustazioni firmate dai giornalisti Paolo Massobrio e Marco Gatti che coinvolgeranno il mondo delle giovani imprese vitivinicole e della comunicazione.  

Ma andiamo a noi. Tra le “regioni regine” della kermesse scaligera, ci sarà anche la Sicilia che si ripresenta al Vinitaly 2023 con un quadro generale davvero positivo, soprattutto se confrontato con gli anni precedenti. In tal senso, numeri importanti in termini di fatturato (pari a circa un miliardo di euro), crescita esponenziale dell’export e tante iniziative tese a valorizzare la straordinaria vocazione dell’Isola, nonché un nuovo processo di affermazione del biologico e della sostenibilità ambientale. Altro elemento strategico riguarderà la dieta mediterranea e il “consumo responsabile” del vino e delle bevande. Prevista per la prima volta anche la presenza delle birre artigianali, saranno sei. Grande risposta anche in termini di partecipazione delle cantine e dei Consorzi di Tutela, con 150 produttori, 3 associazioni (Assovini, Providi e Vitesi) e 11 tra DOCG e DOC, tra cui Marsala, Menfi e Mamertino che, in occasione del Vinitaly, metteranno in mostra le loro produzioni di pregio, in un racconto che unisce cultura, tradizione e paesaggio.

L’evento inaugurale che aprirà le danze per le Denominazioni di Origine Controllata, si terrà domenica 2 aprile alle ore 11:00, presso la hall meeting del Padiglione 2 Sicilia. Un seminario dal titolo “Marsala nel mondo e i suoi 250 anni”, organizzato dal nuovo Consorzio Volontario per la tutela del Vino Marsala, che celebra le 250 stagioni del primo vino DOC della storia vinicola siciliana. Durante la convention, interverranno il presidente e il Vice-presidente del Consorzio, Benedetto Renda e Roberto Magnisi, il Direttore e il Commissario IRVO, Gaetano Aprile e Antonio Giannettino. Al termine del seminario, prevista una degustazione di alcune annate storiche delle cantine consorziate, guidata da Gianni Giardina, enologo IRVO e ambasciatore della viticoltura eroica.

Le saline di Marsala

Alle ore 12:30, sempre di lunedì, spazio anche alla Doc Mamertino che presenzierà al Vinitaly con un appuntamento dedicato ai Vini del territorio. Una degustazione guidata, dal titolo “La Vigna tra cielo e mare” a cura del giornalista Andrea Amadei – sommelier e collaboratore di Decanter Rai Radio 2 – che vedrà anche la partecipazione dell’enologo Tonino Guzzo, del Presidente del Consorzio, Flora Mondello, e del Sindaco di Messina, Federico Basile. Il tasting avrà come focus i vitigni principe del territorio e il Mamertino, piccolo gioiello della storia vitivinicola siciliana che, pur vantando un glorioso passato, oggi interpreta una modernità enologica davvero interessante e competitiva grazie, soprattutto, al coinvolgimento delle nuove generazioni.

Doc Mamertino

Lunedì 3 aprile, nel pomeriggio, altro imperdibile appuntamento con le piccole Doc siciliane e, in particolare, con la Doc Menfi, nata nel 1995 su iniziativa del “Cavaliere” Diego Planeta. Considerata oggi tra le più interessanti nel panorama enologico nazionale, al sesto posto per produzione nell’Isola. Alle ore 16:45 prevista la Conferenza Stampa di presentazione, con un racconto del territorio e delle attività in programma; a seguire una degustazione guidata – a cura del sommelier e giornalista Salvo Ognibene – dal titolo “Menfi Capitale Italiana del Vino 2023”. Terroir di mare e di collina”.

Doc Menfi

Non meno importante l’approccio innovativo che la Regione Sicilia intende apportare sui processi di promozione e comunicazione del vino, anche grazie all’integrazione delle nuove tecnologie, dell’intelligenza artificiale e del Metaverso. Ne vedrete i primi esempi al Vinitaly 2023. 

Share

Leave a comment

Your email address will not be published.


*