Aperta sino a domenica 24 maggio la mostra “Partono i bastimenti”

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Prorogata sino a domenica 24 maggio la mostra “, dedicata alla emigrazione italiana nelle Americhe, quel “grande esodo” definito dagli studiosi il più rilevante movimento migratorio della storia del mondo. Promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo e ospitata dalla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, è organizzata da Civita Sicilia negli spazi espositivi della Sala Gialla del Teatro Politeama.

Curatore della rassegna è Francesco Nicotra, direttore dei Progetti Speciali NIAF (National Italian American Foundation), ente che ha dato il suo patrocinio alla iniziativa.

Si tratta di un suggestivo racconto della storia dell’emigrazione nelle Americhe attraverso un percorso di foto ed altre immagini che va dalle partenze di folle di disperati sulle “carrette del mare” di fine ‘800, per arrivare ai successi raggiunti in tutti i campi, soprattutto negli Stati Uniti, dai discendenti dei nostri emigrati. Una storia che si snoda in parte attraverso i periodi più difficili del ‘900, come le due guerre mondiali, il fascismo e la grande crisi economica degli anni ’30, che vide milioni di emigrati italiani in lotta a fianco degli altri lavoratori americani.

Correda il percorso espositivo una ricca raccolta di documenti e oggetti originali: modelli in scala di navi storiche dell’emigrazione, passaporti di diverse epoche, biglietti e documenti di navigazione, riproduzioni di puzzle di Ellis Island, opuscoli di norme per gli emigranti, libri, giornali ed oggetti delle Little Italy, insegne ed etichette di prodotti italiani degli anni ‘20. E poi lettere e foto rare, quadri ad acquarello e ad olio di famosi transatlantici, poster delle compagnie di navigazione, orari di arrivi e partenze, valigie e bauli contenenti oggetti tipici degli emigranti, dai corredi agli strumenti musicali, dai libretti da messa al quadro del santo protettore del paese di origine.

Una vetrina rappresenta la ricostruzione dell’arrivo a New York, il 14 maggio 1848, della nave “Carolina” proveniente da Palermo. All’entrata del porto il comandante Corrao, sostenitore dell’Unità d’Italia, ordinò di inalberare sul pennone più alto, per la prima volta negli Sati Uniti, il tricolore bianco, rosso e verde. Un gesto che fu accolto con grande entusiasmo dagli italiani di New York che riservarono all’equipaggio grandi festeggiamenti.

Il clou della mostra è rappresentato da una teca contenente il modello in scala (cm 220×50) e lo spaccato del famoso transatlantico “Giulio Cesare”. È la nave che negli anni ’20 del secolo scorso portò in Argentina, con altri emigranti, la famiglia del futuro Papa Francesco.

 

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