Visita a cantiere aperto nella restaurata Chiesa della Pinta

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Martedì 19 maggio, con una visita a cantiere aperto, sarà aperta e visitabile la seicentesca Chiesa della Madonna dell’Itria o della Pinta, oggetto di un lungo lavoro di restauro, diretto dalla Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali di Palermo, la cui tranche finale, iniziata nel 2014, giunge ora alla conclusione.

La visita si svolgerà alle ore 11. I lavori saranno illustrati dai direttori dei lavori, architetti Lina Bellanca e Carmela Burgio. Il progetto di restauro della Chiesa della Madonna dell’Itria è dell’architetto Carmela Burgio. Responsabile unico del procedimento per questa tranche finale è l’architetto Francesco Paolo Castelli. I lavori sono diretti da Carmela Burgio e Lina Bellanca, con la collaborazione di Mario Lombardo. L’impresa esecutrice è la ditta Lithos s.r.l. di Venezia.

La Chiesa della Madonna dell’Itria o della Pinta, edificata dopo il 1620, si segnala fra l’altro per la presenza di pregevoli decorazioni a stucco, attribuite a Giuseppe Serpotta. La proprietà è della Curia di Palermo. I primi interventi si sono avuti nel 1996, in seguito a un movimento della facciata e alla apertura di lesioni, che condussero a un puntellamento di somma urgenza. I veri e propri lavori di restauro, con un finanziamento del 2004, iniziarono nel 2006 per concludersi nel 2009. Fu rimosso un cordolo in cemento armato, che aveva alterato la statica dell’edificio, e furono adottati incatenamenti e cuciture per garantire le condizioni statiche della chiesa. L’insufficienza del primo finanziamento e la prospettiva di un secondo fecero sì che questa sessione di lavori lasciasse il restauro incompiuto. Tuttavia, con le somme a disposizione di questo primo finanziamento, si realizzò un’ultima tornata di interventi, per gli infissi e per l’impianto elettrico, tra il 2011 e il 2012. Il finanziamento del 2007 del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, in seguito a complesse vicende amministrative legate fra l’altro alla revisione dei prezzi da allora ad oggi, si è sbloccato solo nel 2013. Concluse le procedure dell’appalto pubblico, il contratto con la nuova ditta appaltatrice, competente non solo in lavori edili ma anche in restauro artistico, è stato stipulato nel 2014. Per chi abbia avuto occasione di vedere la chiesa prima di quest’ultimo intervento, il risultato sarà davvero sorprendente. E’ stato rimosso un coro ligneo, di epoca recente, che interferiva sulla controfacciata con la decorazione a stucco. Le catene metalliche per il sostegno statico sono state tinteggiate; la volta è stata recuperata; gli stucchi, adeguatamente ripuliti, sono finalmente leggibili nella loro finezza esecutiva. Compiuti com’è prassi scientifica alcuni saggi di scavo archeologico, il pavimento è stato ripristinato, con mattoni in cotto prodotti – sul modello delle tracce di quelli presistenti – a Collesano.

Palermo, Chiesa della Madonna dell’Itria o della Pinta Piazza della Pinta (inizio via Porta di Castro) Martedì 19 maggio 2015 ore 11,00-13,00

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