“Veramente falsi. I reperti impresentabili del Museo Salinas”

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Mercoledì 23 settembre alle ore 17.30, presso la sala convegni del Museo Salinas, Flavia Frisone, docente di Antichità greche (Università del Salento) terrà la conferenza “Veramente falsi. I reperti impresentabili del Museo Salinas”. Contestualmente, e solo per l’occasione, una selezione dei reperti in questione sarà esposta per la prima volta al pubblico.

I grandi Musei sono fatti di storie. Storie di avventure, di esaltanti scoperte, di misteri svelati e di memorie da consegnare alla posterità. Ma a volte anche storie di segreti che non possono essere raccontati, blindati con la consegna del silenzio, che pesano su oggetti dannati al buio dei magazzini.

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Anche fra le straordinarie collezioni del Salinas ci sono di queste “pecore nere”, che i recenti lavori di restauro hanno fatto venire alla luce. Si tratta di una serie di stranissimi oggetti, animali fantastici, incredibili figure umane e iscrizioni misteriose, rinvenuti intorno alla metà dell‘Ottocento a Giardini-Naxos, e legati a un’intricata vicenda di dubbi, inchieste e sequestri alla fine della quale furono nascosti per sempre alla vista del pubblico.

Oggi questi oggetti impresentabili ritornano allo scoperto. Ne racconteremo le bizzarre vicende. Sapremo come questi falsi reperti archeologici riuscirono a fare il giro d’Europa nel mercato internazionale dei “cacciatori di antichità”. Come in un giallo, indagheremo quello spazio umbratile in cui un tempo operavano, fianco a fianco – e talvolta in complicità -, illustri archeologi e scavatori  clandestini.

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E se l’originalità e l’aspetto curioso di questi oggetti racconterà della “sfida” del falsario, in bilico fra la sfacciata arroganza e l’estrema ingenuità, essa parlerà al tempo stesso dell’idea dell’antico plasmata da un’archeologia ai suoi primi passi, in una stagione in cui i falsi potevano costituire un vero e proprio percorso alternativo di conoscenza. Come ha mostrato il recente convegno internazionale “Impostures savantes” tenutosi all’Institut national d’histoire de l’art (INHA) di Parigi, dove anche i falsi segreti del Salinas hanno raccontato i loro “segreti d’autore”.

In linea con la strategia di comunicazione intrapresa dal Museo Salinas nell’ultimo periodo, che rivolge particolare attenzione ai linguaggi e ai mezzi di condivisione sociale usati dai giovani, Marcello Costa ha ideato una campagna multisoggetto in chiave ironica e Giusi Garrubbo ha realizzato la relativa clip veicolata anche su piattaforma WhatsApp.

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