Il permafrost: meraviglie della natura estrema

Il permafrost Il permafrost
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In Groenlandia si può toccare con mano la meraviglia della natura estrema, lo strato primordiale del terreno che tiene in vita il pianeta e che oggi è tutelato contro l’inquinamento e la minaccia del riscaldamento globale. Questo particolare e delicatissimo tipo di terreno prende il nome di permafrost ed è comune a tutto il territorio artico (e a molte zone di montagna, anche sulle Alpi).

Cotone artico

Cotone artico

L’estensione della superficie coperta dal permafrost e il suo spessore variano in funzione delle condizioni climatiche. Per questo la sua formazione, la consistenza o l’eventuale scomparsa per il degrado dell’ambiente sono studiate da una rete di osservazione mondiale coordinata dall’ International Permafrost Association.

ilulissatcartello

Una escursione unica al mondo per osservare questo particolare terreno parte da Ilulissat, una cittadina della Groenlandia di appena 4.500 abitanti, dove può capitare di vedere il cartello che avverte di stare attenti alle slitte o un husky che si riposa dalle fatiche invernali. Tutto intorno ghiacciai dall’aspetto maestoso.

Un ghiacciaio

Un ghiacciaio

Si parte da Ilulissat con attrezzatura da trekking e va detto subito di non aspettarsi fitta vegetazione o intricate foreste. Anzi, l’aspetto generale è brullo e aspro. A vista d’occhio non ci sono alberi ma solo rocce (e ghiacciai). Questo per esempio è l’ingresso della zona vicino a Ilulissat dichiarata patrimonio Unesco (il confine è proprio segnato dalla montagnola di sassi che si vede in fondo).

Ilulissat


Ilulissat

Dopo circa due chilometri di marcia su passerelle di legno (per proteggere il terreno) si arriva nella zona di osservazione. Al di sopra del permafrost permanente si può trovare uno strato attivo superficiale, esteso in profondità da pochi centimetri a diversi metri. Lo strato superficiale è sensibile ai cambiamenti climatici stagionali, arrivando a scongelarsi in parte durante il periodo estivo per poi ricongelare d’inverno, mentre quello profondo non si è più scongelato dal tempo dell’ultima glaciazione, circa 10.000 anni fa, costituendo quindi un prodotto della glaciazione conservatosi fino ai nostri giorni.

Husky a ilulissat

Husky a ilulissat

La presenza di flora vegetale è possibile soltanto sullo strato attivo superficiale, in quanto lo sviluppo di forme viventi può avvenire solo su terreni che siano scongelati (con acqua allo stato liquido) per almeno una parte dell’anno.

 

Fiorellini

Fiorellini

In sostanza sulla superficie del ghiacciaio perenne si è formato uno strato di terreno che a Ilulissat è profondo non più di 50 centimetri. Su questo terreno crescono il muschio o rada vegetazione, d’estate. La consistenza è soffice e spugnosa.

Fiori

Fiori

In alcuni punti, dove il terreno soprastante il permafrost è spaccato, si può vedere la superficie ghiacciata che c’è sotto. Infilando il braccio in questa fenditura, ad esempio, si tocca direttamente il ghiaccio: qui il terreno ha uno spessore di soli 30 centimetri.

Fenditura

Fenditura

Intorno altre meraviglie. Dove il sole è più generoso riescono a crescere anche i mirtilli. Ci sono pure fiorellini di vario colore. Infine il tipico arctic cotton, il cotone artico. Per rifocillarsi niente di meglio che l’ospitalità della popolazione inuit (non chiamateli eschimesi) e il loro prelibato e ipernutriente stoccafisso.

Stoccafisso

Stoccafisso

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