Dai fiori di banano una ricetta tutta orientale

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di Calogero Messina

Del banano non si butta via niente. Oltre al frutto infatti si mangiano i fiori e anche il fusto, che in realtà è uno pseudofusto in quanto è l’insieme delle foglie. Ma torniamo ai fiori. L’infiorescenza ha la forma di un fuso violaceo. Sollevando quelli che sembrano dei petali ma che in effetti sono brattee, si trovano file di fiori che faranno ciascuno una banana, ma non tutti vanno a frutto e così in molti paesi asiatici, specialmente in Sri Lanka, India, ma anche in estremo Oriente questi fiori vengono mangiati. Se volete provarli vi diamo una ricetta srilankese, ma……prima di tutto dovete procurarvi una infiorescenza e poi  dovete armarvi di tanta,  ma tanta pazienza!

La preparazione dei fiori

Per preparare i fiori bisogna ad una ad una sollevare le brattee e staccare i fiori (Figura 1) ma….non finisce qui. Il lavoro più lungo e barboso è quello di aprire ogni fiore e levare il pistillo, che è unico, centrale, più lungo e più duro degli stami e finisce con un rigonfiamento somigliando a una mazza di tamburo (in basso nella Figura 2),nonché levare una specie di petalo più coriaceo (credo che sia un sepalo) riconoscibile perché è più corto dei petali (in basso nella Figura 3). Nella Figura 4 vediamo in una brattea (in basso) i fiori ripuliti e in un’altra (in alto) gli scarti coriacei.

A questo punto tagliate i fiori a pezzetti piccoli

Man mano che si va verso l’interno i fiori diventano più piccoli e teneri e si possono tagliare così come sono senza togliere nulla.

Infine quando si arriva alla parte centrale bianca che somiglia a un cuore di carciofo tagliatelo così com’è

E poi tagliate i dischetti ottenuti in piccoli pezzetti

 

Tutto ciò che andate tagliando mettetelo nel buttermilk. Cosa è il buttermilk? Più o meno quello che da noi viene chiamato latticello. Non sapete neanche cosa sia il latticello? È un prodotto della trasformazione della panna in burro ed è molto utilizzato nella cucina angloamericana. La caratteristica del latticello è il suo sapore acidulo che dà una leggerissima ma piacevole nota aspra.

Come fare il buttermilk in casa? Prendere dello yogurt naturale, aggiungerci della panna e un po’ d’acqua e lasciare andare più avanti la fermentazione o aggiungere del limone.

Mettete il buttermilk con i fiori di banano in una pentola e aggiungete qualche cucchiaiata di Urid Dal, un legume asiatico che somiglia a delle lenticchie decorticate (no panic! Lo trovate in tutti i negozi di immigrati) e mettete sul fuoco dove porterete a bollore e farete cuocere per mezz’ora abbondante.

In un wok fate un soffritto di cipolla, aglio, paprika, pepe, curcuma e semi di senape o mostarda che dir si voglia (anch’essi reperibili in sacchetti nei negozi di alimentari di immigrati) possibilmente in olio di sesamo o comunque di semi perché quello di oliva non è usato nella cucina asiatica . Quando rosolando a fuoco vivo hanno sprigionato ben bene il profumo delle spezie aggiungete i fiori di banano con i legumi, scolandoli un po’ con una schiumarola. Fate cuocere una decina di minuti per amalgamare i sapori mettendo, se necessario, un po’ di liquido di cottura dei fiori e poco prima di spegnere aggiungete del cocco grattugiato e fatelo un po’ reidratare quindi mettete una porzione dentro una brattea e ponetela sul piatto. Buon appetito!

 

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