Un libro sulla Compagnia della Pace e la chiesa di santa Venera a Palermo

"Tabellone" marmoreo
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Si presenta lunedì 9 maggio alle ore 17 presso la chiesa di santa Venera (ingresso via
Carlo Gemelli – via Magione) il volume Pax Vobis. La Compagnia della Pace e la chiesa di santa Venera a Palermo (40DueEdizioni, pp. 272).

Interverranno: il Governatore della Compagnia della Pace, Narciso Salvo di Pietraganzili; il Presidente della Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale Emmanuele F. M. Emanuele; Evelina De Castro, Direttrice della Galleria Regionale della Sicilia – Palazzo Abatellis; Giovanni Fatta, già professore ordinario di Architettura Tecnica (Università degli Studi di Palermo); Aldo Gerbino, critico d’arte e letteratura, già professore ordinario di Istologia ed Embriologia (Università degli Studi di Palermo).
Il volume, promosso dalla Venerabile e Nobile Compagnia della Pace con il contributo della
Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale, è stato curato da Claudio Gino Li Chiavi ed accoglie un saggio introduttivo di Pierfrancesco Palazzotto ed i contributi di Maria Concetta Di Natale, Claudio Gino Li Chiavi, Carmelo Lo Curto, Giovanni Mendola, Filippo Terranova.
Il libro ripercorre la storia dell’antica associazione laicale e le vicende che interessarono i suoi luoghi.

Un primo saggio, di carattere storico e storico-artistico, si pone come “ponte” fra i diversi contributi tracciando una storia della Compagnia della Pace e dei suoi luoghi (C. Gino Li Chiavi). Segue una puntuale analisi urbanistica ed architettonica che illustra ciò che rimane degli edifici del sodalizio e ricostruisce quella porzione di città che si sviluppava un tempo intorno a porta Termini (C. Lo Curto).

Una immagine settecentesca dell’Oratorio della Compagnia della Pace, costruito sopra la porta di Termini nella seconda metà del XVII secolo, poi distrutto insieme alla sottostante porta nel 1852.

La descrizione dei luoghi prosegue con una relazione degli interventi di restauro che hanno permesso di restituire alla città la chiesa di santa Venera (F. Terranova).
Infine, gli ultimi saggi guidano il lettore alla riscoperta delle opere d’arte superstiti. Uno studio sul dipinto su tavola raffigurante la Madonna col Bambino tra Santi che intercedono per la città di Palermo contro la peste permette di restituire definitivamente a Mario di Laurito l’esecuzione
dell’opera, di proprietà dalla Compagnia della Pace ed oggi in deposito presso il Museo Diocesano di Palermo, nonché di aggiornare il catalogo dell’artista campano, dopo più di quarant’anni dall’unica monografia dedicata al pittore (G. Mendola).

L'”impresa” o stemma della Compagnia della Pace

Chiude la sezione dedicata all’arte un saggio sulle inedite suppellettili liturgiche della Compagnia; pregevole contributo non solo per la preziosità dei manufatti analizzati ma anche per i nuovi dati che vengono forniti sull’attività di numerosi argentieri palermitani (M. C. Di Natale).

In ultimo una ricca appendice iconografica di paramenti sacri e ritratti dei Governatori della Compagnia è posta ad integrazione del volume (C. Gino Li Chiavi).
Per la partecipazione è gradita una mail di conferma all’indirizzo presentazionepaxvobis@gmail.com

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