ANTOLOGICA DI GERARD CHOVELON ALLO SPAZIO CANNATELLA

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Venerdì 12 dicembre alle ore 18,30 in via Papireto, 10 a Palermo sarà inaugurata la mostra a cura di Desirèe Maida di Gerard Chovelon  presso la Galleria d’Arte Spazio Cannatella.
Potrebbero sembrare due mostre distinte, lontane nel tempo e nello spazio, che si ritrovano a convivere nello stesso momento e nello stesso luogo. Quella allo Spazio Cannatella, infatti, è un’antologica paragonabile a un volto in grado di dare origine a tante espressioni differenti, ma tutte frutto della medesima personalità.

Gérard Chovelon, francese di nascita ma siciliano di adozione, presenta per questa mostra una selezione di lavori che riassumono la sua attività artistica degli ultimi venticinque anni, caratterizzata dalla diversità e dalla peculiarità di stili, tecniche e materiali che a volte si attraggono e si intersecano, altre si respingono, con esiti spesso inaspettati e inusuali.
Non è semplice individuare dei termini cronologici precisi nella produzione di Chovelon: le sue opere sembrano nascere dall’incontro tra la creatività e il caso, in cui le coordinate spaziotemporali si annullano nel fare stesso dell’arte. Un momento, tuttavia, può essere considerato decisivo nelle vicende artistiche e biografiche del pittore: dopo il 1970 Gérard approda per la prima volta in Sicilia, alle Isole Eolie, per giungere poi a Palermo e a Castelmola, i luoghi in cui vive e lavora. Lagune, promontori, scogliere, barchette sulla spiaggia, tetti di case: immagini che l’artista ripropone nei suoi disegni come ricordi o evocazioni, con tratti che suggeriscono contorni di oggetti e linee di orizzonti, con tonalità di azzurri intensi o sfumati che sembrano mutare al variare della luce e delle maree.
Una spiccata sensibilità astratto-informale, invece, prorompe dalle tele, in cui la ricerca e la sperimentazione tecnica e stilistica costituiscono l’essenza e il fine della pittura dell’artista: oli, smalti, acrilici, tempere e materiali tra i più disparati vengono utilizzati da Gérard, che in questo modo riesce a concretizzare l’astrattezza di idee, stati d’animo e concetti di cui generalmente non siamo in grado di percepire o immaginare l’entità fisica.
La mostra resterà aperta fino al 27 dicembre 2014 ed è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 16.30 alle 19.00 e, per appuntamento, dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12.30.
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