Premio “Al Idrisi 2015” a Enzo Siviero

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“Per il contributo dato nella progettazione e realizzazione di ponti in tutto il mondo, non solo fra diverse sponde, ma anche umana fra perone, popoli e culture”. Con questa motivazione la giuria internazionale ha indicato il prof. Enzo Siviero, ordinario di tecnica delle costruzioni all’Università IUAV di Venezia, quale vincitore del Premio “Al Idrisi 2015”.

La cerimonia di consegna del premio, giunto alla quinta edizione si svolgerà lunedì 26 ottobre alle ore 17 presso la sala Magna del Complesso dello Steri.

Il prof. Siviero ha dedicato gran parte della sua carriera nella progettazione di ponti e nell’insegnamento delle strutture nella facoltà di architettura dell’Università di Venezia. Oggi illustrerà il più recente ed ambizioso di questi progetti – TUNeIT – destinato a  collegare l’Europa all’Africa (Capo Bon), continente in grande sviluppo, attraverso la Sicilia ed un sistema di isole artificiali abitabili ancorate ai fondali più bassi del Canale.

La cerimonia sarà introdotta dal Rettore dell’Università di Palermo prof. Roberto Lagalla e dall’avv. Francesco Attaguile, Presidente di HUB-Sicilia internazionale”.

Il prestigioso Premio, istituito nel 2009 dall’Osservatorio Mediterraneo (ora abolito) del Ministero italiano degli Affare Esteri e dalla Regione Siciliana (che nel 2013 lo aveva abbandonato) è stato ripreso già dallo scorso anno da HUB-Sicilia internazionale, l’organismo no profit che promuove l’internazionalizzazione della Sicilia, e dalle Università siciliane.

Intitolato al famoso geografo arabo che nel XII secolo orientò i primi re normanni al dialogo fra le culture, il Premio individua le personalità delle due sponde mediterranee che più contribuiscono a promuovere tale dialogo.

Proprio lo scorso anno era stato attribuito a Wided Bouchamaoui, la presidente dell’associazione degli industriali tunisini (UTICA) che adesso ha appena ottenuto anche il Premio Nobel per la pace.

Fra gli altri premiati degli anni precedenti spiccano i nomi di Lech Walesa, Rita Levi Montalcini e Andrè Azoulay, presidente della Fondazione Anna Lindh di Alessandria per il dialogo fra le culture e consigliere del Re del Marocco.

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