Cibi da salvare: si apre il sipario sulla mostra interattiva internazionale di Slow Food

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L’esposizione What you didn’t know existed. Endangered food from around the world, presentata oggi allo Spritmuseum di Stoccolma, inaugura ufficialmente le attività di Slow Food nell’ambito del progetto Food is Culture, finanziato dal programma europeo Creative Europe, con il contributo della Fondazione italiana CRC di Cuneo.

Attraverso Food is Culture e questa mostra dedicata all’Arca del Gusto, il catalogo on line di Slow Food che segnala i prodotti in via di estinzione, l’associazione della Chiocciola e i suoi partner vogliono presentare questi cibi da una prospettiva diversa, fornendo al pubblico la possibilità di scoprirli, visitare i luoghi da cui provengono e ascoltare le storie dei produttori. Questo è possibile grazie a installazioni multimediali e sculture interattive che aprono le porte ai 5000 prodotti dell’Arca provenienti da tutto il mondo. La mostra punta i riflettori sull’importanza del patrimonio gastronomico, della sua diversità e sul rischio di perderla. Ogni visitatore riceve inoltre una singolare ricetta da realizzare con alcuni prodotti dell’Arca del Gusto.

Accanto alle opere d’arte, all’inaugurazione chiunque può diventare protagonista delle cosiddette Food Tales, basate sul concetto riconosciuto a livello internazionale della Human Library. Protagonisti in questa occasione sono alcuni migranti che possono così descrivere le tradizioni alimentari dei loro paesi di origine, raccontando come si sono fuse con quelle delle loro nuove case. Seduti l’uno di fronte all’altro, il visitatore e il migrante hanno un’occasione unica per parlare, discutere, confrontarsi senza confini o barriere. Questa particolare attività favorisce una maggiore comprensione della diversità e della coesione sociale, affrontando i temi della migrazione, della convivenza, dell’identità e del multiculturalismo.

L’inaugurazione della mostra d’arte segna anche l’avvio del primo concorso lanciato nell’ambito del progetto: ai cuochi svedesi e italiani si chiede di contribuire alla salvaguardia e alla promozione del patrimonio culturale gastronomico attraverso l’elaborazione di ricette ispirate all’Anno europeo del patrimonio culturale e all’opera di Slow Food a tutela della biodiversità. Gli chef dovranno utilizzare i cibi tradizionali, dando priorità all’Arca del Gusto, ai Presìdi Slow Food e ai prodotti migranti, per raccontare e valorizzare le storie dei produttori locali. Le tre ricette vincitrici entreranno a far parte dell’installazione multimediale. Il prossimo anno saranno organizzati altri due concorsi, rivolti agli alunni delle scuole e ai cittadini, oltre a un call to action dedicata ai decisori politici. Gli chef possono iscriversi qui

Il progetto Food is Culture mira a sensibilizzare i cittadini europei sull’importanza del patrimonio alimentare per esprimere la loro appartenenza all’Europa e per comprendere meglio la ricchezza e l’unicità della diversità culturale europea. È fondamentale che tutti prestiamo maggiore attenzione alla salvaguardia e alla promozione del nostro patrimonio alimentare. Slow Food lavora da anni su questo tema, catalogando nell’Arca del Gusto i prodotti che nel mondo intero rischiano di scomparire.

Dopo Stoccolma, dove è visitabile fino all’8 aprile, la mostra, progettata in collaborazione con la designer svedese Josefin Vargö, sarà ospitata anche a Belgrado (Serbia, ottobre 2019), Bruxelles (Belgio, primavera 2020) e Pollenzo (Italia, estate 2020) ma è a disposizione di qualsiasi museo che sia interessato.

Lo Spritmuseum di Stoccolma

Lo Spritmuseum offre un viaggio attraverso la storia agrodolce dell’alcol in Svezia. Situato in due edifici navali del XVIII secolo, ospita tre spazi espositivi, sale di degustazione, un bar, un ristorante, una caffetteria e un negozio. Lo Spritmuseum Restaurant è gestito dallo chef Petter Nilsson, noto a livello internazionale.

Food is Culture è un progetto finanziato dal programma europeo Creative Europe, con il contributo della Fondazione CRC di Cuneo, portato avanti da Slow Food in collaborazione con Kinookus, Europa Nostra, Nova Iskra Creative Hub, Transpond AB.

 

 

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