Menfi, l’omaggio a Diego Planeta dal mondo del vino

Diego Planeta
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L’omaggio del mondo del vino a Diego Planeta, il grande imprenditore. Si è svolto sabato scorso “Da Menfi la rivoluzione della viticoltura siciliana. La visione di Diego Planeta”, il convegno dedicato a colui che ha guidato la rinascita del vino siciliano negli anni Ottanta e ha aperto le porte alla distribuzione internazionale.

Di fronte a una platea di oltre 400 persone è stato tracciato un excursus che parte dalle origini agricole del territorio menfitano, passando per il ruolo che Diego Planeta ha avuto nello sviluppo della cooperativa vitivinicola siciliana Settesoli e successivamente nella nascita dell’azienda agricola di famiglia, sottolineando il ruolo che l’agricoltura menfitana ha avuto nello sviluppo economico della regione e dell’immagine della Sicilia enoica nel mondo.

“Mio padre amava definirsi soprattutto un agricoltore” ha ricordato Francesca Planeta – presidente della divisione estate dell’azienda – “anche se ha sempre seguito ogni aspetto della vita aziendale, dalla cultura dei vigneti al rispetto del paesaggio, dall’architettura delle nostre cantine alla cura dei giardini.”

Tra aneddoti storico-culturali e testimonianze personali, intervallati da video e foto di Diego Planeta selezionate personalmente dalla figlia Francesca che ha curato la regia dell’intero convegno, hanno portato il loro contributo, tra gli altri, Attilio Scienza, professore ordinario di “Viticoltura” presso l’Università degli Studi di Milano, Antonio Rallo, Presidente Consorzio Doc Sicilia, Luca Sammartino, Assessore dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea della Regione Siciliana.
Il sindaco di Menfi, Vito Clemente, ha inoltre anticipato la volontà della città di intitolare la villa comunale a Diego. L’incontro è stato sapientemente moderato da Felice Cavallaro, inviato del Corriere della Sera. Al termine del convegno un lungo e caloroso applauso da parte dei partecipanti, un omaggio ad un uomo che è rimasto nel cuore di tutti.

Il convegno era parte del programma Menfi, nel cuore delle Terre Sicane, Città Italiana del Vino 2023 che ha visto la partecipazione dei sindaci delle “Città del Vino”, giunti da tutta Italia per la convention d’autunno dell’Associazione Nazionale “Città del Vino” e per confrontarsi su sostenibilità, enoturismo, valorizzazione ambientale e promozione delle tipicità gastronomiche locali.

Ed ecco una breve biografia dell’imprenditore ancora oggi simbolo del vino siciliano nel mondo.
Diego Planeta nasce a Palermo il 2 febbraio, nel giorno della Candelora, del 1940. Nel dopoguerra, studia e si diploma all’Istituto Agrario di Catania, e dalla fine degli anni ’50 inizia a lavorare al fianco dell’amatissimo padre Vito – che nel 1958 ha fondato a Menfi la Cantina Sociale Settesoli – nelle attività agricole dell’azienda familiare.
Nel 1967 fonda a Vittoria (RG) la S.I.S., azienda che oggi – dopo avere assorbito Centro SEIA – rappresenta un’eccellenza assoluta nel settore dei servizi per l’agricoltura e nella coltivazione del pomodoro.
Nel 1972 succede al padre Vito alla presidenza della Settesoli – carica elettiva che ricoprirà per 38 anni consecutivi – rendendola un vero punto di riferimento nel settore della cooperazione in agricoltura, protagonista del progresso dell’intero territorio della Valle del Belice. Alla morte del padre, nel 1975, inizia ad amministrare le singole proprietà agricole dei suoi sei fratelli, in un percorso che porterà negli anni ’90 alla creazione di un’unica azienda familiare.
Negli anni tra il ’75 e il ‘95 completa la trasformazione dell’azienda, principalmente zootecnica, cerealicola e agrumicola, in una moderna realtà principalmente viticola e oleicola, passando attraverso colture ortive e privilegiando sempre la sperimentazione più coraggiosa. Dal latifondo post-Riforma Agraria alla moderna impresa agricola.
Nel 1985 viene nominato presidente dell’Istituto Regionale della Vite e del Vino. In questo ruolo, ricoperto fino al 1992, compie quello che probabilmente è il suo capolavoro, anche perché compiuto a beneficio di tutta la collettività: grazie a collaborazioni con soggetti del calibro di Giampaolo Fabris, Attilio Scienza, Giacomo Tachis – solo per citarne alcuni – in pochi anni rivoluziona completamente il settore vitivinicolo siciliano, mettendo a disposizione di tutti gli operatori un inestimabile patrimonio di sperimentazioni, ricerche di mercato e acutissime visioni strategiche. Un vero e proprio modello di sviluppo, senza il quale il comparto sarebbe stato destinato con ogni probabilità a un declino irreversibile, e che ne ha invece permesso la crescita e il successo.
Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90 decide di avviare l’azienda vinicola di famiglia, e di affidarla alla generazione successiva. In particolare al nipote Alessio, classe 1966, che da anni lo affiancava nelle attività agricole familiari. Poco dopo si aggiunge la figlia Francesca e successivamente i nipoti Marcello, Santi, Chiara.
Tra i riconoscimenti ufficiali ricevuti negli anni nel 2004 la nomina a Cavaliere del Lavoro da parte del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, poi nello stesso anno la laurea honoris causa in Scienze Tecnologie Agrarie a Palermo, la prima mai proposta dalla Facoltà, e nel 2003 la nomina ad Accademico dei Georgofili.
Diego Planeta ha smesso di occuparsi di agricoltura e della sua famiglia sabato 19 settembre 2020, a Menfi.

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